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Cultura

Lo spagnolo Antonio Martín de las Mulas vince il 38° Premio Mondiale Fernando Rielo di Poesia Mistica

By 15 Dicembre, 2018No Comments
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Con l’opera Viernes Santo (Venerdì Santo), Antonio Martín de las Mulas Baeza (Madrid, 1977) ha vinto il XXXVIII Premio Mondiale Fernando Rielo di Poesia Mistica, celebratosi il 13 dicembre 2018 nell’Istituto Cervantes di New York. Il premio è di 7.000 €, e prevede la pubblicazione dell’opera ed una medaglia commemorativa. L’opera è stata scelta tra 272, provenienti da 28 Paesi. Avvocato di professione, Antonio Martín ha ricevuto diversi riconoscimenti e le sue poesie sono state pubblicate in alcune riviste letterarie e antologie.

Su Viernes Santo la giuria ha detto che la voce dell’io poetico che l’opera esprime, è quella di Gesù sul Golgota, il quale, dall’alto della croce, scorge con una prospettiva unica la piccolezza del poeta, divenuto ora il tu lirico. Da quello sguardo, il crocifisso fa sua la situazione dell’uomo, le sue debolezze e le sue paure: “ Il mio sangue sta cadendo sul mondo, / il mio cuore vi sogna nella città eterna”. C’è una sensibilità speciale rispetto alla solitudine ed al dolore umano che il poeta assume partendo dalla disposizione totale del crocifisso, che non è una vittima inerte, ma un operatore onnipotente per cui la croce è trono, rocca inespugnabile, altare che salva. Esprime, non senza un certo accento apocalittico, un alto contenuto teologico pieno di speranza salvifica attraverso cui Cristo porta l’umanità al Padre: “Verrá come un torrente nei pendii/ come un vento che agita fronde verdi / aprendo tutta l’anima al grande amore del Padre”.

Ha ricevuto la menzione d’onore la spagnola Desamparados Escrivá, per la sua opera Desnudando el alma (Spogliando l’anima), ricca di grande bellezza e sensibilità proprie di un’anima innamorata. E’ intessuta di eccellenti versi pieni di espedienti espressivi che sgorgano dalla piaga dell’anima: “ No, io non scoprii l’Amore, / fu Lui che incontrò me…/ Mi persi in quell’incontro / e vago perduta nel suo mare”. Non mancano l’esperienza dell’assenza e della presenza, così come quella dell’unione finale: “Con te ci sono momenti in cui non so se sono, / non so se sei, / so solo che siamo”.

Il Presidente della Fondazione Fernando Rielo, P. Jesús Fernández Hernández, nel suo messaggio affermò che la poesia mistica è la più eccellente delle poesie, giacché definisce, forma, forgia, include e dialoga perché è imbevuta di esperienza mistica che è inclusiva, trasformante e liberatrice. Questo è così per la sua forza orante, profetica e di testimonianza, che fanno sì che la poesia mistica sia portatrice di pace, fraternità e convivenza. Stilisticamente, la poesia mistica non è legata ai canoni classici ma si apre ad innumerevoli possibilità espressive ed alla ricchezza interculturale. Il suo riferimento, secondo Fernando Rielo, è un rapporto personalissimo con la Santisima Trinità, essendo Cristo il poeta mistico per eccellenza.

Gli altri finalisti furono Antonio Bocanegra (Cadice), Miguel Sánchez Robles (Mursia); Adela Guerrero Collazos (Cali); Theresia Maria Bothe (Sicilia, Italia); Pilar Elvira Vallejo (Madrid, Spagna); María del Pilar Galán García (Valladolid, Spagna); Marcelo Galliano (Buenos Aires, Argentina); Fernando Raúl Matiussi (Tucumán, Argentina) e Desamparados Escrivá Vidal (Tarragona, Spagna).

La Giuria era formata da Jesús Fernández Hernández, presidente della Fondazione Fernando Rielo; José Mª. López Sevillano, critico letterario e segretario permanente del Premio; Annalisa Saccà, poetessa e professoressa di Lingua e Letteratura nella St. John’s University di New York; Hilario Barrero, poeta, prosatore, traduttore e professore nella City University di New York; Marie-Lise Gazarian-Gautier, professoressa di spagnolo e letteratura latinoamericana nella St. John’s University di New York e David G. Murray, critico letterario e filologo.

L’atto ebbe un concerto di arpa realizzato dalla celebre Maria Rosa Calvo-Manzano, che ha tenuto oltre tremila concerti, vincendo numerosi premi, nei cinque continenti, oltre che essere membro di varie Accademie di Belle Arti e di Storia del mondo.

Il premio, per opere inedite sia in spagnolo che in inglese, è stato celebrato in posti come l’ ONU, l’ UNESCO, il Senato francese e il Campidoglio romano. Il comitato d’onore è stato formato da vari membri della Reale Accademia Spagnola, tra cui il suo direttore, Darío Villanueva; rettori universitari, poeti e professori di letteratura.

Il carattere ecumenico del premio ha fatto sì che lo abbiano ottenuto poeti di diverse confessioni cristiane, in realtà la maggioranza, ma anche non cristiane, dimostrando la capacità della poesia mistica di unire le culture e le religioni.

Brevi cenni biografici su Antonio Martín de las Mulas (Madrid, 1977)

Antonio Martín de las Mulas (Spagna, Madrid, 1.977) si laurea in Dirittto nell’Università CEU-San Paolo di Madrid, nonostante avesse vocazione di filosofo (corso di studi che frequentò per due anni). Si dedica alla libera professione del diritto con abbastanza successo per circa quindici anni, fino a che, nel 2015 decide di trasferirsi a Medellín (Colombia) e di dedicarsi, come padre di famiglia, alla vita missionaria. E’ catechista di bambini in uno dei quartieri più desolati della località di Bello, e fa anche parte del gruppo “Reina de la Paz”, (Regina della Pace) di Medellín legato alla spiritualità cattolica di Medjugorje. Come poeta ha al suo attivo vari riconoscimenti tra cui il primo premio del XII concorso di poesia Rodrigo Caro nel 2003. Le sue poesie sono state pubblicate in varie riviste letterarie e antologie.

Frammenti dell’opera Viernes Santo

Sento i vostri respiri                                                 Oigo vuestras respiraciones,

siete qui con me a respirare                                      estáis aquí conmigo respirando

nei vuoti eterni dell’aria,                                           en los huecos eternos de los aires,

le anime dei secoli e le notti senza dormire,              las almas de los siglos y las noches sin dormir,

le lunghe posterità assunte,                                      las largas descendencias asumidas,

siete qui con me                                                        estáis aquí conmigo

a respirare.                                                                respirando.

Oggi muoio per voi in questo modo,                        Hoy muero por vosotros de esta forma,

siamo trafitti,                                                            atravesados somos,

anche su questa cima dei respiri.                              también en esta altura de las respiraciones.

Questo è il respiro del Figlio dell’Uomo,                 Esta es la respiración del Hijo del Hombre,

il mio respiro di morte in questo campo aperto,       mi respiración de muerte en este campo abierto,

il mio modo di vivere                                                mi forma de vivir

in questa lugubre abitazione del mondo,                   en este cuarto lúgubre del mundo,

in questa vita                                                            en esta vida

quando uno arriva in cima al Teschio                       cuando uno llega a lo alto de la Calavera,

e vede;                                                                       y ve;

quando uno arriva, esposto al sole, eretto                cuando uno llega, expuesto al sol, erguido

su una croce                                                              en una cruz

sul monte interiore delle vostre vite                         sobre el monte interior de vuestras vidas

e vede,                                                                       y ve,

e vede.                                                                       y ve.

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Oggi contemplo le tue palpebre vinte,                      Hoy contemplo tus párpados vencidos,

il loro crollare, sole, davanti ai colpi del mondo       su desplomarse solos ante el golpe del mundo,

la loro visione raccolta                                              su visión recogida

contro le grandi porte della notte.                             contra las grandes puertas de la noche.

Contemplo che hai perso la voglia di vivere             Contemplo que has perdido las ganas de vivir,

che ti divorano dentro                                                           que te comen por dentro

quei vecchi abissi di un silenzio chiuso.                   esos viejos abismos de un silencio cerrado.

Io so che non trovi una via d’uscita a tutto ciò,       Yo sé que no le ves una salida a todo esto,

che cadi subito, che le tue forze                                que te desplomas pronto, que tus fuerzas

umane si dissolvono come il fumo di un fuoco         se disuelven humanas como el humo de un                                                                                                                                               fuego

che sale verso l’alto.                                                 que asciende por la altura.

Coraggio piccolino, prendi la mia mano, e tienimi Alienta pequeñuelo, toma mi mano, y tenme,

abbi coraggio nell’instabilità delle grandi cadute.      ten coraje en el vilo de las grandes caídas.

Sono nel martirio degli uomini, dove porto                          Estoy en el martirio de los hombres, donde llevo

la pelle strappata a pezzi per la tua desolazione.     piel sacada a tiras por tu desolación.

Voglio innestare la tua vita nella speranza                Quiero injertar tu vida en la esperanza

di un domani certissimo tra le mie braccia.               de un mañana infalible entre mis brazos.

Guardami,… non venir meno, figlio,                         Mírame,… no desfallezcas, hijo,

Io sono con te,                                                                      Yo estoy contigo,

credo in te.                                                                creo en ti