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L’ allegría di un “sì” a Cristo in mezzo alla dolorosa situazione della Chiesa cilena

By 4 Aprile, 2019Aprile 10th, 2019No Comments
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“La grazia della professione  è quell’infuso in virtù del quale Dio stesso, per giustizia, rimane impegnato, preso da chi fa la professione, per assisterlo in ogni momento fino alla fine della sua vita” (Fernando Rielo).

Il 17 marzo, con il sentimento che  lasciano in noi le parole sulla grazia della professione del nostro fondatore, Fernando Rielo, Paulina Moya, missionaria idente di 35 anni, fece i suoi voti perpetui nella nostra parrocchia di Santiago del Cile, Sant’Alberto Hurtado. L’eucarestia fu presieduta dal nostro presidente p. Jesús Fernández, e concelebrata da alcuni missionari identes e dal parroco del Buon Pastore, parrocchia con la quale collaboriamo.

Furono circa 300 coloro che assistettero alla cerimonia, tra i parrocchiani, le comunità delle sorelle mercedarie e francescane, i giovani della pastorale universitaria, amici del lavoro e dell’università,e la Famiglia Idente. I primi ad arrivare, nonostante vivano a più di 100 chilometri da Santiago, furono i genitori ed i fratelli di Paolina, orgogliosissimi per i voti perpetui della loro figlia.

Durante l’omelia, il nostro presidente ringraziò la famiglia della nostra sorella, dicendoci che i genitori sono i più grandi educatori. Fece notare come, nel contesto del profondo dolore attraverso cui passa la Chiesa cilena, dev’essere una grandisima gioia quel “sì” davanti a Cristo: bello, totale, senza dubbi, che trasforma ogni risentimento in gratitudine.

A continuazione la Superiora Generale, ricevette i voti perpetui della nostra sorella, che lesse la formula  con vera unzione e profonda commozione, per il profondo significato delle parole dette. Tanti auguri, Paulina!