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Carballo nella clausura del V Incontro delle nuove forme di vita consacrata: Mantenete la diversità carismatica

By 30 Giugno, 2019No Comments
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Quello delle “nuove forme di vita consacrata” sarà uno dei temi fondamentali della prossima Plenaria della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica: lo ha annunciato sabato 15 giugno l’Arcivescovo Segretario dello stesso Dicastero vaticano, Mons. José Rodríguez Carballo, nella sessione conclusiva del V Incontro mondiale delle nuove forme di vita consacrata. Il Segretario ha portato, anche, il saluto e la benedizione del Papa Francesco, con cui aveva appena parlato alcune ore prima, e ha riferito dell’interesse manifestatogli dal Santo Padre verso le nuove forme di vita consacrata.

L’edizione 2019 del raduno, svoltosi a Roma dall’13 al 15 giugno, è stata la più partecipata numericamente delle cinque finora svoltesi (130 partecipanti di 22 paesi), con la presenza di 39 nuove forme o famiglie ecclesiali che si sono confrontati sul tema: “Aprendo Cammini: Consacrazione e gli stati di vita nelle nuove forme di vita consacrata”.

L’Arcivescovo Segretario ha presieduto la sessione conclusiva dell’incontro nella quale hanno parlato i portavoce dei diversi gruppi di lavoro. La nozione di consacrazione nei diversi stati di vita, la comunione nella missione, i modi d’appartenenza secondo lo stato di vita e il termine ‘famiglia ecclesiale’ sono stati alcuni dei temi fondamentali emersi. Inoltre i gruppi in cui si sono distribuiti i partecipanti hanno riflettuto su alcuni concetti proposti dai relatori dell’Incontro: la consacrazione carismatica, messa in luce da Lourdes Grosso, m. id.; il termine “famiglie ecclesiale e rapporti tra stati di vita”, proposto da P. Friedrich Bechina, fso; consacrazione come Alleanza con Dio, approfondito da P. José Cristo Rey García Paredes, cfm; e la comunione missionaria, analizzata da P. Rodrigo Moya, fmvd.

Mons. Rodríguez Carballo ha valutato molto positivamente tra le esposizioni la varietà carismatica come segno del fatto che “lo Spirito non si ripete, ma è creativo”, e ha incoraggiato le nuove forme a mantenere questa ricca diversità. Il Segretario per la Vita Consacrata ha segnalato anche alcuni aspetti da considerare nel lavoro futuro delle nuove forme: la cornice giuridica, consapevolezza che la legge deve aiutare la vita; la comunione ecclesiale; il rapporto con i fondatori e fondatrice; il senso del servizio d’autorità, la nozione di consacrazione e l’importanza della formazione.

Nel saluto iniziale, il p. Jesús Fernández, presidente dell’Istituto di Cristo Redentore missionarie e missionari identes, aveva affermato che ciò che contraddistingue i consacrati è l’aspirazione all’unione mistica e alla santità, e che, per aiutare la Chiesa ad essere fermento di santità, la vita consacrata deve avere autorità morale. A sua volta, M. Margarete Binder, responsabile internazionale della Famiglia Spirituale L’Opera, aveva riferito dell’incontro privato con il Papa Emerito Benedetto XVI, in cui quest’ultimo ha raccomandato, riguardo alle “nuove forme” di non dimenticare le tre ‘p’: pazienza, perseveranza e preghiera. Infine, P. Rodrigo Carrizo, presidente della Fraternità Missionaria Verbum Dei, ha affermato che le nuove forme sono un cammino in costruzione che si sta aprendo per le altre che verranno in futuro.

Le nuove forme sorgono a partire dal secolo XX e condividono tratti comuni, quali l’accoglienza di tutti gli stati di vita e l’impegno di rispondere alle sfide della nuova evangelizzazione.