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Un nuovo consiglio per camminare insieme verso l’ideale. Gioventù Idente, Italia

Ci sono momenti che non si raccontano con le parole, ma con gli occhi, con i sorrisi, con quella luce sottile che si accende tra chi cammina insieme da tanto tempo. È questo che abbiamo vissuto nel recente incontro della Gioventù Idente di Roma: non solo la nomina del nuovo consiglio, ma il compimento visibile di un percorso nato anni fa nei cuori di alcuni adolescenti che hanno scelto di crescere insieme.

Margherita, Matteo, Bianca, Davide, Martina T., Martina F., Letizia, Anita, sono nomi che per noi non hanno bisogno di presentazioni. Li abbiamo conosciuti bambini, poi ragazzi. Li abbiamo visti ascoltare, sbagliare, rialzarsi, mettersi in gioco, prendersi cura. Negli ultimi mesi, alcuni di loro sono stati aiuto-professori per i più piccoli della Gioventù Idente, assumendosi responsabilità, offrendo tempo, cuore e pazienza. E l’hanno fatto con una naturalezza che ci ha commossi.

Il consiglio appena formato non è solo un gruppo di rappresentanza: è la prova che la semina porta frutto. Che la fiducia, se offerta, viene restituita moltiplicata. Questi ragazzi oggi ci insegnano cosa significa appartenere: hanno scelto di restare, di continuare, di dare.

“Li abbiamo visti crescere”, dice Israel, professore della GI e missionario idente, con un sorriso che nasconde un briciolo di commozione. Ma la verità è che, guardandoli, cresciamo anche noi. Perché in questo cammino condiviso si imparano la perseveranza, l’amicizia profonda, e quella gioia semplice e luminosa che nasce quando si fa qualcosa per amore.

A loro, il nostro grazie.
Grazie per la vostra presenza, per il vostro esempio silenzioso, per la dedizione.
Grazie, soprattutto, per la vostra amicizia.
Grazie perché noi, professori della Gioventù Idente, stiamo imparando tanto da voi.
E grazie anche da parte dei più piccoli, per i quali siete diventati un punto di riferimento, un esempio da seguire.

Continuiamo a camminare… insieme verso l’Ideale.