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Italia

Un parroco per padre

By 5 Novembre, 2018No Comments
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Domenica 28 ottobre, il nostro caro padre Alberto Giralda, missionario idente e Parroco di San Matteo, ha salutato con grande affetto e gratitudine tutta la Parrocchia, dai più piccini ai più grandi, prima di partire, il giorno seguente, per la sua nuova missione nella Repubblica Ceca.

È stato un giorno di festa o, per meglio dire, un mix di emozioni fra lacrime e sorrisi, piovuti in questa bella realtà che è San Matteo. È stato anche il momento in cui tutti abbiamo sentito e amato, più fortemente che mai, il tesoro più grande che il nostro caro padre Alberto ci ha lasciato: la sua paternità! … una paternità infusa di quel Cristo di cui ci ha sempre parlato. Molti parrocchiani hanno avuto in lui un autentico padre e i bimbi un nonno affettuoso, che non smette mai di sorridere.

Alberto ha impresso, in ogni cuore affidatogli, la coscienza che la misericordia di Dio Padre è infinita e, offrendo se stesso come esempio, pieno di fiducia, ha risposto ancora una volta con docilità alla chiamata divina, anche verso una terra così lontana. Durante l’ultima Messa, uno dei missionari identes, rivolgendogli alcune parole di ringraziamento, ha detto:Caro Alberto ti ringraziamo per tutto l’affetto che ci hai donato e siccome non sapevamo cosa donarti, abbiamo pensato di affidarti la nostra fantasia, le nostre ispirazioni, i nostri sogni. Grazie di essere stato un padre per me e per tutti noi!”.

A queste parole una processione di bambini si è accostata all’altare per donare ad Alberto diversi disegni e cartelloni, accompagnati dagli applausi e dalla commozione dai presenti. Alberto li ha abbracciati uno ad uno e dopo aver ringraziato tutti, con quel sorriso che lo caratterizza, ha detto: Siete un tesoro e vi voglio bene! Per questo vi lascio una sola parola: Cristo!”.

Conclusa la Messa, i ragazzi della Gioventù Idente insieme alle suore hanno preparato una festa a sorpresa, che ha coronato una giornata piena di gratitudine, in cui l’Amore, quello con la “A” maiuscola, si è incarnato ancora una volta.