
«L’incontro con il carisma Idente mi ha donato la possibilità di sperimentare quanto sembrerebbe impossibile: che la santità, cioè, è per tutti».
Con queste parole, Augusto Cinelli, missionario idente sposato di Arpino, ha offerto la sua testimonianza nel giorno del rinnovo delle promesse. Accanto a lui, la moglie Flavia, la comunità idente e tanti amici che da anni condividono il suo cammino.
Una bellezza da disseppellire
«Dentro una vita più che normale, tra limiti e fallimenti, l’amore del Padre ci è sempre donato grazie a suo Figlio, che si incontra nel Vangelo, nella preghiera continua, nell’Eucaristia, nella carità. Questo carisma mi ha aiutato a capire come la nostra unica vocazione sia scoprire e condividere che siamo figli di uno stesso Padre».
«Questa coscienza di figli va disseppellita dal cuore, colmo di tante cose che lo affannano. Guardare la terra dal cielo (Fernando Rielo) è il compito di chiunque voglia seguire Cristo».
Sembrava impossibile poterlo dire
Dopo tanti anni di cammino — per nulla scontati — Augusto può dire: «Donarsi a lui è il modo più bello per spendere la vita, camminando con Lui e diventando noi i suoi piedi nel mondo».
Una vita che parla di Dio
Nell’omelia, p. Luis Casasús, presidente dei missionari e delle missionarie identes, ha richiamato le parole di Papa Leone XVI sulla vita mistica, ricordando che Dio parla a ciascuno in tre modi: «quando Dio ci parla direttamente al cuore, tipo quando capiamo meglio il Vangelo o ci sentiamo dispiaciuti per aver offeso Dio e il prossimo; secondo, attraverso gli eventi che ci circondano, siano essi dolorosi o felici; e infine, attraverso la vita del prossimo, delle persone che ci sono più vicine, le persone che Dio mette davanti a noi e di cui scopriamo il dolore e le aspirazioni. E ha aggiunto: «A noi spetta non fermarci all’onda dell’emozione, perché lo Spirito Santo usa tutto per parlarci, per farci conoscere la volontà del Padre in questo momento.»
Il tempo libero dei santi
«Il Vangelo oggi ci ricorda che il sabato è stato creato per l’uomo, perché potesse fare la cosa più importante: custodire la propria relazione intima con le Persone Divine». Riprendendo le parole di Fernando Rielo — «La preghiera è il tempo libero dei santi» — p. Luis ha rivolto ad Augusto un augurio illuminate: «un giorno le generazioni future ti ricorderanno come un uomo di Dio che, visibilmente, viveva in un sabato permanente, riposando nella preghiera, tra tutti i tuoi impegni, la cura della tua famiglia e il tuo lavoro».
«Conta sulla nostra supplica, che forse è povera, ma anche costante» — ha concluso p. Luis, affidando la vita di Augusto, da oggi nuovo responsabile della comunità idente di Arpino, alla preghiera di tutti.