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Vangelo del giorno, 21 giugno

By 20 Giugno, 2021Giugno 22nd, 2021No Comments
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Dal Vangelo secondo Matteo 7,1-5

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».


SOS Vangelo: chiavi di lettura

Non giudicate è un imperativo presente che in greco vuol dire: non continuate a giudicare. Il che vuol dire che noi di mestiere giudichiamo. Oppure vuol dire: smettetela di giudicare. L’atteggiamento istintivo davanti all’altro è quello del giudizio. In greco è krino che vuol dire separare, e si separa col setaccio o col vaglio per trattenere ciò che mi interessa e buttare via il resto. E noi con le persone, istintivamente, subito, il primo rapporto che abbiamo è di giudizio, di valutazione, perché l’altro è altro e scombina i miei piani. E il giudizio è molto importante, perché l’altro, anzi ognuno, vive o muore del giudizio altrui. Il giudizio buono fa vivere, il giudizio cattivo uccide. Il giudizio, in fondo, è già un vedere, è già un giudicare. C’è l’occhio cattivo che è una lama che ti uccide e ti condanna subito e ha già pesato, valutato tutto; oppure c’è l’occhio buono che è la finestra luminosa che ti accoglie, ti lascia esistere come sei. Quindi il giudizio è il principio della relazione con l’altro. E come si giudica? Dovremmo giudicare con il giudizio di Dio che è molto diverso dal nostro. Per prima cosa, appunto, bisogna non giudicare come giudichiamo noi. Per vari motivi. Il primo è che chi giudica ruba il posto a Dio, Dio è l’unico giudice. Quindi qualunque giudizio faccia sull’altro, io rubo il potere di Dio vado direttamente contro Dio. Qualunque cosa l’altro faccia, anche se uccide un altro; io non devo giudicare lui come cattivo – dirò che non devo uccidere – lui è figlio di Dio, poi ha ucciso per suoi motivi che non ho capito, o forse ho visto male. E normalmente non ci sono storie molto piacevoli alle spalle. Quindi il giudizio è di Dio. E se io giudico lui, giudico Dio che ha dato la vita per lui, giudico Dio che ha detto di non giudicare. Quindi condanno Dio giudicando il fratello, lo dice Giacomo 4, 11. Perché il nostro giudizio è l’opposto del suo. Il suo giudizio è la Croce. Cosa fa Dio in Croce? Dà la vita per chi lo uccide. questo è il giudizio di Dio. Dio ha una stima infinita di ogni uomo, anche del peccatore, anche del più perduto. Il più perduto vale la vita di Dio. Perché Dio ama. E quindi ha un giudizio buono e positivo. È il mio egoismo che mi fa fare un giudizio negativo sull’altro. Che me lo fa condannare. che mi fa vedere il male, perché è così e io lo squalifico.
p. Filippo Clerici e p. Silvano Fausti
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