Skip to main content

Vangelo del giorno, 10 dicembre

By 9 Dicembre, 2021No Comments
Print Friendly, PDF & Email

Vangelo secondo Matteo 11,16-19

In quel tempo, disse Gesù alla gente: «Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono: «Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, o cantato un lamento e non avete pianto». È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: «Ha un demonio». È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: «Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori». Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere».


SOS Vangelo: chiavi di lettura

Nella vita ci sono sempre due tempi: c’è il tempo per vegliare, il tempo per dormire; il tempo per piangere, il tempo per ridere; il tempo per gioire, per la danza e il tempo per fare lutto. E capire qual è il tempo giusto è importante e spiego. Se noi ci mettiamo a ridere contenti davanti a qualcosa per cui bisognerebbe piangere non va bene. Se mi metto a ridere, perché mi stanno tagliando la mano a pezzettini, qualcosa non funziona. È giusto piangere. Quindi c’è un momento del pianto in cui il male va scoperto come male e deve uscire come male, e va capito come male.
E il primo dramma è che non comprendiamo il male come male e diciamo: sì, ma c’è tanto bene! E intanto continuiamo col male. Poi c’è il secondo tempo in cui bisogna gioire del bene. Se uno non gioisce del bene, di che cosa gioisce? del male? Ecco quando c’è da gioire del bene diciamo: sì, ma c’è tanto male al mondo! E allora, davanti al male diciamo: bisogna star tranquilli, perché c’è tanto bene; davanti al bene: bisogna star tristi perché c’è tanto male. Per cui, quando c’è male stiamo contenti e godiamo del male e stiamo peggio; quando c’è il bene, siamo tristi, non godiamo del bene e stiamo male. Cioè, non ci stiamo mai al gioco giusto di Dio.
Questo detto in generale, ora vediamo di entrare più in particolare in questo che è il gioco fondamentale della vita, e riuscire a discernere ora che cosa bisogna fare, che tempo è questo. E in questo tempo ci sono sempre tutte e due i giochi da fare. Ed è la regola fondamentale del discernimento.
Vangelo di Matteo, p. Filippo Clerici e p. Silvano Fausti
[Circa il testo pubblicato in questo spazio, siamo a disposizione per la sua eliminazione immediata, se la sua presenza non fosse apprezzata da chi ha i diritti].